Ciaspolata ad anello La Magdeleine – Chamois per il Col Pilaz
2340 m slm| Un suggestivo giro ad anello con partenza da La Magdeleine e arrivo a Chamois passando per il Col Pilaz, al cospetto del Cervino
Con quest’escursione vi portiamo a Gressoney St-Jean e più precisamente al Villaggio Walser di Alpenzù, nella Valle del Lys. Cammineremo sulle tracce del popolo Walser che, a partire dal XII secolo, colonizzò queste terre contribuendo così a foggiarne significativamente il paesaggio.
Attraverso un suggestivo giro ad anello con partenza poco sopra l’abitato di Gressoney St-Jean, percorreremo il “Grande Sentiero Walser” che ci condurrà dapprima a stupendi villaggi Walser come il villaggio Rong, Biela, Norvesch, Òndrò Eckò e poi al Villaggio di Alpenzù Piccolo e successivamente al Villaggio di Alpenzù Grande a quota 1788 m.
Un villaggio arroccato su di un balcone naturale dal quale la vista spazia dallo spettacolare Massiccio del Monte Rosa fino all’intera vallata sottostante.
Veniamo ora alla nostra escursione ad anello verso il Villaggio Walser di Alpenzù.
Raggiungiamo Località Noversch di Gressoney St-Jean e lasciamo l’auto nel parcheggio che troviamo a bordo strada. Per comodità puoi impostare qui il navigatore.
Inizia da qui la nostra escursione seguendo per poco più di 100 metri la strada asfaltata che attraverseremo per imboccare la strada che sale verso borgata Rong. Superati un paio di tornanti imbocchiamo il sentiero alla nostra sinistra con numerazione 15 e tacche gialle che attraversa il versante erboso.
Proseguiamo attraversando ampi prati e pascoli fino a giungere a Borgata Rong dove troviamo le più antiche abitazioni Walser: gli Stadel.
La Valle del Lys, come altre valli della zona, è stata popolata, alla fine del Medioevo, da popolazioni di origine germanica, provenienti dall’Alto Vallese: i Walser.
Questa popolazione, a partire dalla metà del XIII secolo, superò i valichi alpini per creare dei piccoli insediamenti stabili. Fondarono dei nuovi villaggi ad alta quota dove pochi altri avevano osato stabilirsi. Si sono così adattati alla dura vita di montagna e si sono stabilizzati nelle tipiche case in legno e pietra dove hanno iniziato un’attività agricola e pastorale.
Una traccia architettonica che hanno lasciato fino ai giorni nostri sono proprio gli “stadel”.
Gli stadel (o rascard) sono edifici rurali che poggiano su colonne a forma di fungo con il gambo in legno ed il cappello costituito da una grande pietra che serviva ad isolare il fienile dall’umidità e ad impedirne l’accesso ai roditori. La parte superiore, invece, è formata da grandi tronchi di larice squadrati e incastrati alle estremità, elementi tipici dell’architettura Walser.
Un edificio particolare che un tempo vedeva concentrate nello stesso corpo tutte le funzioni, da quelle domestiche a quelle agricolo-pastorali.
Da Borgata Rong proseguiamo su sentiero seguendo le indicazioni per Obrò Biela che raggiungiamo camminando tra pascoli e boschi. Da qui raggiungiamo successivamente il magnifico villaggio storico di Norvesch caratterizzato da importanti edifici storici e da un ponte in pietra che unisce il villaggio dal 1540.
Qui, nei pressi della Cappella di San Nicola si trova un asino a ricordare, in prossimità del ponte e degli antichi sentieri, il messo di trasporto con cui il santo vescovo recava i suoi doni il 6 dicembre di ogni anno.
Attraversato quindi il ponte proseguiamo seguendo la traccia e, dopo una salita un po’ ripida su sentiero, arriviamo a Òndrò Eckò altro suggestivo villaggio con esempi di architettura locale costituiti da una chiesetta e alcuni edifici che formano una corte interna con un pozzo.
Addentrandoci nella frazione proseguiamo su sentiero risalendo verso le case di Ôbrò Eckò e poi su strada carrozzabile fino a borgata Léschelbalmò.
Attraversato il ponte e successivamente la strada regionale che porta a Gressoney-La-Trinité risaliamo verso destra.
Da qui inizia la salita nel bosco (indicazioni W), la parte più ripida di tutto l’intero anello di oggi verso il Villaggio Walser di Alpenzù.
Dopo una salita di circa 20 minuti in un bosco di conifere, il sentiero finalmente si fa più dolce e dalla pendenza meno marcata permettendoci di giungere con altri 30 minuti circa al Villaggio di Alpenù Piccolo.
Da qui si continua su sentiero attraversando ampi pascoli e si prende quota attraversando il torrente. In leggera discesa si prosegue fino a raggiungere il magnifico Villaggio di Alpenzù Grande, uno dei più antichi insediamenti Walser.
Il villaggio si trova arroccato su un massiccio sperone roccioso a 1779 m di quota, in posizione decisamente dominante.
Si tratta di uno dei luoghi più caratteristici della Valle del Lys, la cui vista spazia dal Monte Rosa alla piana di Gressoney. Il villaggio conserva ancora le antiche case costruite in pietra e legno, i stadel, il forno del paese, la fontana e la cappella. È circondato da pascoli, prati e un tempo campi di segale, orzo, avena e patate.
Alpenzu è stato uno dei primi insediamenti del popolo Walser di cui si trova traccia in un documento datato al 1249. La casa più antica riporta sulla trave di colmo la data del 1668. In quel periodo qui vivevano stabilmente 8 famiglie che si dedicavano alla lavorazione dei campi, alla raccolta del fieno, al pascolo estivo, alla lavorazione del latte e all’allevamento del bestiame.
Nel Villaggio di Alpenzù si trova il Rifugio Alpenzù in cui poter gustare piatti tipici o passare la notte.
Per la discesa verso valle occorre raggiungere la cappella del paese e imboccare da qui il sentiero che scende a tornanti lungo il ripido versante e raggiungere la località Chemonal, a pochi metri da dove abbiamo lasciato le nostre auto
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Se ti stai preparando per la tua prima escursione in montagna ti lascio qualche consiglio per partire preparato.
Spero che anche tu possa trovare nella montagna una grande Maestra di vita!
A presto.
2340 m slm| Un suggestivo giro ad anello con partenza da La Magdeleine e arrivo a Chamois passando per il Col Pilaz, al cospetto del Cervino
780 m slm| Un itinerario breve ma molto suggestivo, che permette di godere di suggestivi scorci su antichi ponti e sui torrenti di Pontboset.
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