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Da Sass Pordoi a Piz Boé e Rifugio Forcella

Come raggiungere il Sass Pordoi

Il Sass Pordoi è senza dubbio uno dei luoghi più affascinanti delle Dolomiti, un vero e proprio balcone a 360° dove lo sguardo spazia dai vicini gruppi della Marmolada e del Sassolungo, alle Tofane, alle Pale di San Martino fino alle alpi austriache e svizzere. Una vetta piatta a 2950 m di quota, in un ambiente roccioso e privo in assoluto di vegetazione, un’ambiente quasi lunare.

Il Sass Pordoi è facilmente raggiungibile attraverso l’omonima funivia, uno degli impianti di risalita più famosi delle Dolomiti che, in meno di 5 minuti, porta a destinazione attraverso una salita che dai 2240 m del Passo Pordoi arriva a 2950 m del Sass Pordoi. Un impianto a fune dal percorso nettamente verticale e ardito, una salita mozzafiato.

Arrivare fin qui vale quindi sicuramente già il viaggio ma, in questo articolo, ti parlo di un’escursione che, una volta raggiunto il Sass Pordoi, ti consiglio di fare per raggiungere il magnifico Rifugio Forcella Pordoi e poi arrivare al Piz Boé e al Rifugio Capanna Piz Fassa a 3152 m di quota. La vetta più alta del gruppo del Sella.

Per il ritorno ti spiegherò invece come scendere a piedi (evitando così la funivia), attraverso il ghiaione della Forcella Pordoi, un percorso a ziz zag che risale la montagna attraverso un sentiero ripido e decisamente adrenalinico.

Per questa escursione la partenza avviene dal Passo Pordoi, uno dei 4 passi della Strada delle Dolomiti che mette in comunicazione la provincia di Trento con quella di Belluno. 

Da qui dobbiamo raggiungere il Sass Pordoi e io ti consiglio di farlo salendo in funivia, che in poco meno di 5 minuti ti farà risparmiare un bel pò di dislivello. Una salita mozzafiato vicinissima all’imponente e vertiginosa parete rocciosa e da cui avremo già modo di vedere il ghiaione della Forcella Pordoi che percorreremo in discesa per tornare alle auto.

Consulta qui prezzi e orari funivia.

Dal Sass Pordoi al Rifugio Forcella Pordoi

All’arrivo della funivia ci attende il Rifugio Maria – Terrazza delle Dolomiti in un panorama a dir poco unico. Dopo aver gironzolato un po’ in cima iniziamo la nostra escursione proseguendo verso destra, in direzione del Rifugio Forcella Pordoi (20 minuti circa di cammino) attraverso una traccia in falsopiano che attraversa il tavolato roccioso del Sass Pordoi e poi scende attraverso alcuni gradini scavati nella roccia.

Ad attenderci un rifugio magnifico a 2848 m, proprio all’imbocco della Forcella Pordoi, il ripido sentiero che percorreremo al rientro.

Dal Rifugio Forcella Pordoi al Biz Boè

Da qui proseguiamo ora in direzione Piz Boè (già ben visibile) seguendo il lungo sentiero dalla lieve pendenza e superando alcuni semplici nevai, arriveremo alla base della parete rocciosa che dovremo risalire attraverso un sentiero attrezzato con cavi metallici per agevolarne la salita. Non è un percorso complicato e non presenta difficoltà particolari. Occorre però prestare un po’ di attenzione.

Giungiamo così, dopo circa 1:45 h dalla partenza, in cima al Piz Boè e al Rifugio Capanna Piz Fassa posizionato a 3152 m di quota. Siamo sulla vetta più alta del gruppo del Sella.

Da quassù il panorama è mozzafiato: sullo sfondo vediamo le vette dell’Alta Badia, quelle di Cortina, le Tofane, le 5 Torri, l’Averau e il Nuvolau, il Sorapis e l’Antelao. Lo sguardo spazia anche sulla Val Zoldana con il Pelmo ed il Civetta e culmina sulla regina delle Dolomiti, la Marmolada, fino a perdersi in lontananza sul Latemar e sul Catinaccio.

Il rientro lungo il ghiaione della Forcella Pordoi

Ritorniamo ora sui nostri passi ripercorrendo il sentiero dell’andata fino al Rifugio Forcella Pordoi dove dobbiamo iniziare la nostra ripida discesa lungo il ghiaione della Forcella Pordoi.
Ci attende ora un lungo tragitto a zig zag su sentiero detritico e dalla pendenza piuttosto marcata. Mi raccomando, indossate scarpe adatte al trekking.

Terminato il ghiaione continuiamo la nostra discesa seguendo il sentiero ora su ambiente prativo e poi, senza deviazioni, proseguiamo su sentiero fino al ritorno al Passo Pordoi dove, all’andata abbiamo preso la funivia.

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