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Anello dei 13 Laghi da Prali e Punta Cialancia

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Il giro ad anello dei 13 Laghi di Prali permettere di compiere una facile escursione camminando su vecchie mulattiere militari su un percorso facile che alterna tratti in piano ad altri in saliscendi mai troppo faticosi.

La conca dei 13 Laghi si trova a Prali, in Val Germanasca, in provincia di Torino ed è facilmente raggiungibile attraverso la seggiovia del comprensorio “Prali Ski Area”, che in circa 30 minuti porta al Bric Rond, dove ha inizio l’escursione per raggiungere i laghi.

In alternativa, per chi volesse raggiungere la conca a piedi, può farlo attraverso il sentiero n. 204 che parte da Ghigo di Prali (circa 950m di dislivello).

Una volta arrivati alla conca troverete un paesaggio unico, caratterizzato da viste mozzafiato e dalla presenza di numerosi laghetti e da diverse strutture militari dette “ricoveri”, testimonianze storiche risalenti all’incirca alla fine degli anni 1800 e gli inizi del 1900.

Oltre a compiere il giro ad anello dei laghi è possibile fare delle deviazioni per raggiungere alcune cime, come ad esempio Punta Cornour (EE) a quota 2867 m o Punta Cialancia (E/EE) a quota 2855 m. Noi abbiamo deciso di raggiungere quest’ultima, allargando il classico anello dei 13 Laghi (che prevede circa 2 h di percorrenza) e vi assicuro che ne è valsa assolutamente la pena.

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Raggiungiamo quindi Prali e la stazione della seggiovia, che decidiamo di prendere sia per il primo tratto, Malzat – Pian Alpet (2232 m), sia per il secondo tratto, che ci porta fino al Bric Rond (2480 m), dove inizia la nostra escursione ad anello per i 13 laghi.

A Pian Alpet si trova l’unico rifugio presente in zona, dove si possono gustare piatti tipici e rilassarsi al sole.

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Raggiunto quindi il Bric Rond, seguiamo le indicazioni per il sentiero “A – Giro dei Laghi” deviando a destra e in brevissimo tempo siamo già in vista dei primi 3 laghi.

Da qui il sentiero scende e in circa 30 minuti raggiungiamo il Lago dell’Uomo, a 2360 m, punto più basso della nostra escursione, dopo esserci lasciati alle spalle il Lago Primo, che decidiamo di non raggiungere ma di vedere solamente dall’alto.

Dal Lago dell’Uomo si prosegue con una leggera salita e ci si avvicina al Lago Drajo e ai primi ricoveri. Sono i “Ricoveri Perrucchetti”, ex strutture militari costruite tra il 1888 e i primi anni del 1900 e successivamente risistemate dai militari durante la Seconda Guerra Mondiale. Oggi sono in stato di abbandono.

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Proseguendo sempre sul sentiero “A”, fra tratti quasi in piano e leggere salite incontriamo il Lago della Noce, i Laghi Gemelli, il Lago Lungo e i Laghi Verdi.

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Poco dopo i Laghi Verdi decidiamo di lasciare il sentiero A e seguire il B (indicazione per Passo del Roux, sentiero 204) per raggiungere Punta Cialancia, a quota 2855 m. Lungo il sentiero incontriamo il Lago Nero, che abbiamo modo di ammirare dall’alto assieme a molti degli altri laghi dell’altopiano.

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Per raggiungere la cima proseguiamo su un tratto ripido e un po’ sconnesso, anche se la traccia è sempre ben visibile sia da tacche bianco-rosse che da ometti e il sentiero mai pericoloso.

Raggiungiamo il Passo del Roux, dove troviamo altri ricoveri militari, costruiti intorno al 1889 dal 3° Reggimento Alpini, e la vicina Punta Cialancia, dove la vista si apre a 360 gradi sulla Conca dei 13 laghi e sulla Conca Cialancia con i suoi laghi. A Sud, dietro alla vicina Punta Cornour, spicca il Monviso e, oltre la pianura, si intravedono le Alpi Liguri; mentre a Nord è possibile individuare il Rocciamelone, il Gran Paradiso e il Massiccio del Monte Rosa.

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Da qui il sentiero prosegue sul versante opposto appena sotto la cresta, con alcuni tratti un po’ esposti ma mai pericolosi.

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Arriviamo al Passo Cialancia, a quota 2683 m, e poi proseguiamo fino a tornare alla conca. In una decina di minuti raggiungiamo il Lago Rametta, detto anche “lago dei cannoni”, infatti qui si trovano i resti di due cannoni datati 1940.

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Da qui per tornare al Bric Rond e terminare il giro ad anello dei 13 Laghi impiegheremo ancora 40 minuti circa, su un sentiero che nel primo tratto attraversa alcuni punti leggermente esposti.

L’ultimo tratto di sentiero molto semplice ci riporta alla seggiovia e al punto dove è iniziata la nostra escursione.

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9 risposte

  1. Mi hai fatto proprio sognare con questo itinerario. Secondo te anche in autunno è un’escursione fattibile e ti senti di consigliarla ?

    1. Ciao! Certo, in autunno penso che i paesaggi lassù siano ancora più spettacolari! Bisogna solamente informarsi sull’apertura della seggiovia perché temo che chiuda con la fine dell’estate!

  2. Interessante questa escursione (amo i trekking in montagna e i laghi, per cui direi di aver trovato la gita ideale). Non avevo mai sentito parlare dei Laghi di Prali, ma c’è da dire che la zona di Torino (e il Piemonte in generale) la conosco poco e niente.

  3. Questa me la segno subito. Non sarà proprio dietro l’angolo, ma un anello così non posso perdermerlo. Essendo il mio compagno nato al mare, cerca l’acqua anche in montagna, così ad ogni escursione cerco percorsi che passino nei pressi di laghi. Grazie per il consiglio!

    1. Te lo consiglio perché è un’escursione molto bella e arrivando in seggiovia non è per nulla faticosa. L’importante è non soffrire di vertigini!

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