
Il Sacro Monte di Varallo, patrimonio UNESCO
Il Sacro Monte di Varallo è il più antico e importante di tutti i Sacri Monti dell’area piemontese-lombarda ed è costituito da una basilica e da 44 cappelle con 800 statue a grandezza naturale
Bellissima escursione su un’antica mulattiera datata 1887 che conduce al Lago e al Colle di Baranca, uno dei valichi più agevoli che collegavano, un tempo, la Valsesia con la Valdossola.
Una delle mete, quindi, più conosciute e più belle della Val Mastallone che permette di fare una totale immersione nella natura e nella storia. È un’escursione facile, adatta a tutti gli escursionisti con un po’ di allenamento. La mulattiera sale a tratti più ripida e a tratti pianeggiante. Lungo il percorso si incontrano due punti ristoro: il Rifugio Alpe Baranca, a quota 1600 m, circa 20 minuti prima di arrivare al Lago Baranca, e il Rifugio Alpino Alpe Selle, posto proprio sopra il lago.
A circa 15 minuti dal Lago Baranca si può raggiungere l’Alpe Selle a quota 1824m e i resti di Villa Aprilia, storica villa di proprietà di Vincenzo Lancia, di cui oggi rimangono solamente i ruderi.
La nostra escursione si è fermata qui, volendo invece, si può proseguire per raggiungere il Colle d’Egua e il Bivacco Volpone-Sesone. Oppure è possibile proseguire per Bannio o per Ceppomerelli a pochi chilometri da Macugnaga.
Raggiungiamo Santa Maria, frazione di Fobello, e proseguiamo fino all’Alpe la Gazza dove lasciamo l’auto e ci incamminiamo seguendo le indicazioni per il Colle di Baranca.
Iniziamo la salita seguendo la mulattiera che attraversa diverse borgate tra cui l’Alpe Catolino e Lungostretto fino a superare il torrente Mastallone su di un ponte in cemento.
Siamo ora sul lato destro del torrente, continuando la salita in circa 1.10h arriviamo all’Alpe Baranca e poco dopo, attraversando l’ampio vallone, arriviamo al Rifugio Alpe Baranca dov’è possibile fermarsi per una sosta rigenerante, magari gustando un buon piatto tipico con prodotti d’alpeggio. Poco lontano troviamo la Cappella degli Alpini, a ridosso di un grosso masso.
Continuiamo ora la nostra salita con diversi tornanti in vista della bellissima e imponente cascata del torrente Mastallone che raggiungiamo e oltrepassiamo in circa 20 minuti arrivando così al Lago Baranca.
Un ultimo tratto di mulattiera che costeggia il Lago Baranca e che sale poi dolcemente, ci permette di raggiungere verdi pascoli e l’Alpe Selle con le sue antiche baite, alcune abbandonate come l’ex Albergo degli Alpini.
Da quassù si ha una vista mozzafiato sulla conca, sul lago e sui resti di Villa Aprilia che raggiungiamo in pochi minuti attraversando l’Alpe.
Villa Aprilia è stata costruita, in stile Liberty, nel 1907 dall’architetto Gilodie e venne venduta alla famiglia Lacia che la battezzò con questo nome in onore di uno dei modelli d’auto che la casa automobilistica lanciò sul mercato.
Durante la seconda guerra mondiale il Colle di Baranca fu uno dei passi più frequentati per raggiungere la Valsesia, l’Ossola e la Svizzera e la Villa divenne un fortino per i partigiani a controllo del passo e insediati nella vicina Alpe Selle.
Il Colle Baranca venne successivamente investito da un attacco nazifascista che provocò lo sganciamento della squadra partigiana e la distruzione di Villa Aprilia di cui oggi rimangono solo i ruderi.
Il ritorno verso l’Alpe la Gazza avviene lungo la stessa strada percorsa all’andata.
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Se ti stai preparando per la tua prima escursione in montagna ti lascio qualche consiglio per partire preparato.
Spero che anche tu possa trovare nella montagna una grande Maestra di vita!
A presto.
Il Sacro Monte di Varallo è il più antico e importante di tutti i Sacri Monti dell’area piemontese-lombarda ed è costituito da una basilica e da 44 cappelle con 800 statue a grandezza naturale
Percorso che attraversa le antiche frazioni di Alagna, le prime colonizzate dal popolo Walser, ammirando bellissime architetture in pietra e legno
Raggiungiamo il Rifugio Pastore presso l’Alpe Pile di Alagna e trascorriamo una nottata in tenda ai piedi del Massiccio del Monte Rosa.
Percorriamo il Sentiero dell’arte CAI che attraversa diverse frazioni e conduce a Mezzanaccio, un gruppo di case sospese nel tempo in Valsesia
Ciao, mi chiamo Monica, sono nata nel 1987 e vivo in provincia di Torino, in un paesino del Canavese. Ho la passione per le gite fuori porta – soprattutto nella mia Regione – per le escursioni in montagna, le passeggiate nei borghi alpini e i viaggi all’estero. Mi piace vedere posti nuovi, gente nuova, conoscere e vivere culture diverse dalla mia. Ma mi piace anche stare in solitudine nella natura, respirare aria fresca e ascoltare i suoni della montagna.
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2 risposte
Moto bella questa escursione perché unisce ciò che cerco in una passeggiata in montagna: Splendidi panorami, corsi d’acqua e laghi e rifugi dove riprendere le forze. Il fatto che ci siano tratti pianeggianti per riprendere fiato è un plus e mi piace molto anche l’idea di poter visitare i ruderi di una villa che deve essere stata meravigliosa ai tempi!
Hai ragione, permette di attraversare paesaggi unici e tutti diversi tra loro. Dal bosco alle radure e dai laghi alle cascate! Un’escursione veramente completa!