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Valle Po – La Valle del Monviso – Escursioni e attività

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Valle Po - La Valle del Monviso - Escursioni e attività

La Valle Po è una valle delle Alpi Cozie in provincia di Cuneo facente parte della Comunità montana Valli Po, Bronda e Infernotto, le valli alpine più settentrionali della provincia. Una valle ricchissima di spazi verdi, di paesaggi incontaminati, laghi, rifugi alpini e piccole borgate di montagna che sembrano sospese nel tempo.

In quest’articolo ti consiglierò alcune escursioni e passeggiate, ti parlerò del mio soggiorno ad Ostana, il più piccolo tra i Borghi più Belli d’Italia, e ti lascerò alcuni spunti e suggerimenti per non perderti nessuna attrazione che questa fantastica valle ha da offrire.

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1. La Valle Po e il Parco Naturale del Monviso

Questo magnifico territorio è dominato dall’inconfondibile montagna piramidale del Monviso detto il “Re di Pietra” che svetta sulla valle con i suoi 3841 m di altitudine ed è ben visibile da tutta la Pianura Padana e non solo. L’importanza della valle è legata anche alle sorgenti del Po, il fiume più lungo d’Italia che nasce proprio ai piedi del Monviso, a Pian del Re.

Lo sapevate che proprio sulla cima del Monviso è nata l’idea di fondare il CAI; Club Alpino ItalianoCAI; Club Alpino Italiano? Proprio così, il 12 Agosto 1863 Quintino Sella, allora Ministro del Regno d’Italia, guidò una cordata italiana sulla vetta del Monviso e da qui nacque l’idea del Club Alpino Italiano che venne successivamente fondato a Torino il 23 Ottobre di quello stesso anno.

La Valle Po presenta moltissimi sentieri utilizzati fin dall’antichità per gli scambi commerciali con la Francia o per il passaggio degli eserciti. Sotto il Colle delle Traversette nel 1480 il marchese di Saluzzo Lodovico II fece scavare la prima galleria alpina allo scopo di agevolare il traffico delle merci. Una galleria lunga 75 metri e ancora oggi percorribile e meta di molte escursioni. Si tratta del “Buco del Viso” ed è collocato lungo l’antica “Via del Sale”. Proprio dalle Traversette la leggenda vuole che Annibale attraversasse le Alpi con il suo esercito e i suoi elefanti.

Il Monviso e tutto il territorio circostante fanno oggi parte del Parco Naturale del Monviso, istituito il 1° gennaio 2016. Un’area naturale protetta situata tra la Val Varaita, la Valle del Po e la Valle del Guil, in Francia. Un’area che, oltre al Monviso (meta ogni anni di moltissimi alpinisti che ne conquistano la vetta) offre stupendi laghi alpini, prati verdissimi, rifugi storici come il Rifugio Giacoletti e il Rifugio Quintino Sella, ma soprattutto il famoso Pian del Re a quota 2020 m dove si trova la sorgente che dà origine al Fiume Po, alimentato dalle acque dei ghiacciai sommitali.

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Il sistema delle Aree Protette del Monviso racchiude un territorio compreso tra i 240 m i 3841 m di quota, dalla pianura di Casalgrasso fino alla vetta del Monviso e si estendono su 14 comuni della provincia di Cuneo e della Città Metropolitana di Torino.

In Valle Po abbiamo Crissolo meta di alpinisti ed escursionisti, Ostana, nota per l’architettura, Oncino, Paesana e Revello. In Valle Varaita troviamo Pontechianale, frequentata stazione turistica estiva e invernale ai piedi del Colle dell’Agnello, e Casteldelfino ai confini del Bosco dell’Alevè.

In pianura troviamo poi Saluzzo, Villafranca Piemonte, Faule, Polonghera, Pancalieri, il paese della menta e delle piante officinali, Casalgrasso e Caramagna Piemonte.

Veniamo ora alle escursioni e passeggiate che puoi fare se vieni in Valle Po e vuoi esplorare il Parco del Monviso. Non vedo l’ora di parlarti di tutti i sentieri che ho percorso, delle cime conquistate e di raccontarti del mio soggiorno ad Ostana, uno dei Borghi più Belli d’Italia e con una storia decisamente particolare. Ti lascerò anche qualche spunto per non perderti nessuna attrazione che questa fantastica valle ha da offrire.

2. Ostana: il più piccolo tra i Borghi più Belli d’Italia

Ostana, culla della cultura occitana, è un piccolo paese di borgate sparse a quota 1280 m con una meravigliosa vista sul gruppo del Monviso e con una parola d’ordine che mi ha da subito conquistata: “bouligar” ovvero “darsi da fare” in lingua occitana.

Un comune con la grande capacità, quella di reagire, reinventarsi e di guardare al futuro.

Un borgo che, negli anni Venti, contava circa 1200 abitanti, quasi esclusivamente pastori ma che, decennio dopo decennio, stava rischiando lo spopolamento e il quasi totale abbandono (negli anni Novanta erano rimaste solamente 5 persone).

Abitanti e non, in controtendenza rispetto a quello che spesso accade nei nostri borghi di montagna, hanno quindi deciso di far rinascere questa piccola borgata e attivare così un progetto basato sul recupero architettonico delle abitazioni messo in pratica dall’Istituto di Architettura Montana del Politecnico di Torino, che ne ha coordinato i restauri.

Due terzi dei 500 edifici del paese sono stati ristrutturati con l’utilizzo di materiali tradizionali e con il rispetto delle forme architettoniche alpine e quindi del patrimonio artistico e culturale originale.

È nato così un paese ritrasformato, un borgo ricco di nuove imprese, attività e servizi per i residenti e per un turismo accogliente, lento e consapevole. Un paese dove giovani e meno giovani si sono dati da fare, con idee, progetti e tanta tanta passione e determinazione. Oggi Ostana conta circa 40 residenti stabili e molte iniziative che vedono il paese protagonista tutto l’anno.

Troviamo, ad esempio, Ostana Res – La residenza di Ostana – che ha l’obiettivo di accogliere artisti, artigiani, giovani ricercatori e imprenditori che vogliono mettersi in gioco e sviluppare nuovi progetti.

Ostana è anche la sede del “Premio Ostana: Scritture in Lingua Madre”“Premio Ostana: Scritture in Lingua Madre”, una manifestazione che ospita autori da tutto il mondo per celebrare la diversità linguistica.

Ad Ostana oggi si punta quindi ad accogliere e a condividere; troviamo Amelù, l’eco-relais in cui abbiamo soggiornato noi, un agriturismo, un rifugio con ristorante, un’azienda agricola e la Casa Alpina del Welfare che ospita una biblioteca, degli uffici e “Quel Po di Pan”, l’antico forno del paese di nuovo attivo.

Ostana oggi è il più piccolo tra i Borghi più Belli d’Italia e fa parte dei Borghi Sostenibili del Piemonte.

3. Il nostro soggiorno da Amelù

Quando, uno dei Borghi più belli d’Italia, incontra un eco-relais che profuma di bosco e di amore non può che nascere un soggiorno da sogno. E così è stato per noi, quando abbiamo varcato la soglia del nostro appartamento da Amelù e ci siamo sentiti da subito coccolati e accolti come a casa.

Amelù è un affittacamere diffuso nella piccola borgata Villa di Ostana, in Valle Po, adagiato proprio di fronte al “Re di Pietra”: il Monviso. Una sistemazione perfetta per il turista in vacanza, per le coppie, per le famiglie e per l’escursionista che vuole esplorare la Valle Po senza però rinunciare ad un momento di relax.

Scopri di più sulla nostra esperienza da Amelù leggendo il nostro articolo dedicato. 

4. Le Vie d’Oustano: un viaggio tra antiche borgate

Ostana è la cornice perfetta per praticare sport all’aria aperta. Da qui partono passeggiate semplici o sentieri più impegnativi che permettono di addentrarsi nella natura e nelle piccole borgate assolate che compongono il paese.

Se sei alla ricerca di passeggiate ed escursioni puoi percorrere “Le Vie d’Oustano”. Ripristinate dall’Associazione “I Rënèis” disegnano sul territorio 3 anelli tematici (Le Borgate, Le Meire, I Pascoli) che collegano le principali frazioni e borgate di Ostana e che ti permetteranno di visitare piccoli borghi alpini per scoprire cultura e territorio locale.

Scopri di più su questi percorsi leggendo il mio articolo.

5. Anello Punta Razil - Punta Ostanetta - Punta Selassa

Se invece sei amante delle escursioni un po’ più impegnative ti consiglio di percorrere l’anello che ti conduce a Punta Razil, Punta Ostanetta e successivamente a Punta Selassa. Un’escursione che regala panorami magnifici sul Monviso, sulla pianura Saluzzese e sulle altre catene montuose dalle Alpi Marittime fino al Monte Rosa. Un anello di circa 4 h e 700 m di dislivello.

Leggi qui la nostra escursione completa.

6. Monte Tivoli (Bric Arpiol) da Crissolo

Il Monte Tivoli è una cima molto panoramica ma allo stesso tempo semplice da raggiungere. Dalla cima la vista spazia dal Monviso alle alte cime circostanti, sull’abitato di Crissolo e su quello di Ostana. In vetta vi è una croce di ferro.

Un’escursione che ti consiglio di fare anche se hai poco tempo a disposizione (si raggiunge in circa 1.15 di camminata e 473 m di dislivello) ma se non vuoi rinunciare ad un panorama unico.

Leggi qui la nostra escursione completa.

7. Crissolo e la Grotta di Rio Martino

Crissolo è il maggior centro turistico della Valle Po e anche, con i suoi 1333 m di altitudine, il comune più alto dell’intera vallata. È anche l’ultimo comune, infatti, oltrepassato il paese si trovano solamente più i famosi Pian della Regina e Pian del Re, punti di partenza per escursioni ai piedi del Monviso.

Posto poco a monte dell’abitato di Crissolo, a circa 1400 metri di quota, sorge il Santuario di San Chiaffredo, dedicato al misterioso martire della Legione Tebea. Il santuario sorge nel luogo dove, secondo la tradizione, vennero ritrovati i resti del Santo, divenuto col tempo patrono della Diocesi di Saluzzo. L’edificio venne costruito a partire dal 1440 sui resti di una vecchia chiesetta. Il Santuario si raggiunge comodamente in auto.

A Crissolo si trova una delle più importanti grotte del Piemonte, Riserva Naturale del Parco del Monviso, inserita nelle Zone Speciali di Conservazione. Si tratta della Grotta di Rio Martino.

Questa cavità ipogea è circondata da sale, pozzi e gallerie collegate tra di loro grazie all’azione delle acque che, nel corso dei millenni si sono infiltrate scavando diversi livelli di cavità sotterranee. Solo il ramo inferiore, lungo 530 metri, è aperto e attrezzato per la visita e al suo interno una fresca temperatura di 5 gradi accompagna il visitatore lungo il percorso che termina presso la Cascata del Pissai, un salto d’acqua magnifico di oltre 40 metri.

Un’attrazione assolutamente da visitare se si viene in Valle Po e si vuole vivere un’esperienza diversa dal solito. L’ingresso alla grotta è possibile solamente attraverso visite guidate organizzate dall’Associazione Vesulus.

Qui puoi leggere la nostra esperienza completa. Qui puoi leggere la nostra esperienza completa.

8. Pian della Regina, Pian del Re e le Sorgenti del Po

Percorrendo in auto circa 4 km dal centro di Crissolo si raggiunge “Pian della Regina” (o Pian Melzè), un pianoro a 1780 m di quota e collegato al Pian del Re da un facile sentiero e dalla strada percorribile invece in auto.

“Pian del Re” si trova a 2020 m di quota ed è il cuore del Parco del Monviso famoso per ospitare le Sorgenti del Po, il fiume più lungo d’Italia e da dove partono i principali sentieri che portano a laghi, rifugi in quota e le vie escursionistiche e alpinistiche più impegnative come l’itinerario transfrontaliero del Giro del Monviso.

Al Pian della Regina e al Pian del Re si trovano due rifugi tipici di montagna in cui gustare i piatti della tradizione locale o passare la notte immersi nel verde e nella natura incontaminata.

Leggi qui il nostro articolo completo sul Pian della Regina e sul Pian del Re.

9. Pian del Re - Anello dei 4 Laghi

Quattro stupendi laghi alpini situati sopra il pianoro di Pian del Re raggiungibili effettuando un suggestivo giro ad anello. Si cammina lungo magnifici sentieri collocati in un ambiente alpino unico e dominato dalla possente mole del Monviso.

Scopri qui l’itinerario completo.

10. Il Buco di Viso dal Pian del Re

Il Buco di Viso (o Buco delle Traversette) è considerato il primo traforo alpino e venne realizzato in meno di due anni tra il 1479 e il 1480. Lunga 75 metri, la galleria era alta come un “uomo in groppa ad un mulo” (2 metri) e “larga da poter far passare un asino con due carichi di sale pendenti ai lati” (2.5 metri).

Scopri qui l’itinerario completo.

Il Viso Mozzo a 3015 m di altitudine, una cima da cui si ha una vista privilegiata su gran parte della catena del Monviso che sembrerà quasi di toccare con un dito. Il Viso Mozzo è così chiamato in quanto, a vista, può sembrare il fratello minore del Monviso, un Monviso tagliato a metà, appunto “mozzo”.

Da quassù la vista spazierà a 360 gradi sul Monviso, sulla pianura saluzzese, sui laghi Fiorenza, Chiaretto, Lausetto e Superiore e il Lago Grande di Viso. Ad attenderci in cima una croce di vetta e la statua della Madonna.

Scopri qui l’itinerario completo.

Ora che sai quali sono le escursioni e le attività che ti consiglio in Valle Po non ti resta che preparare lo zaino e partire all’avventura. Il Monviso ti aspetta!

Sono sicura che anche tu, come me, rimarrai affascinato da questi stupendi luoghi.

Partecipa alle nostre escursioni guidate di gruppo

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