Foliage in provincia di Torino. Le destinazioni che non ti puoi perdere.
Ecco le più belle destinazioni in provincia di Torino dove poter ammirare il foliage, un caleidoscopio di sfumature che creano uno spettacolo unico.
In questo articolo ti spiego come raggiungere alcuni dei 3000 più belli delle nostre montagne del Piemonte.
Dove gli alberi, i fiori e i pendii erbosi lasciano posto alle sole rocce. Dove il fiato si fa pù corto e lo sguardo spazia verso l’infinito, dove sfidiamo i nostri limiti e conquistiamo nuove vette.
Lasciamo il resto del mondo sotto di noi e partiamo all’avventura.
Le escursioni sotto descritte, anche se non presentano punti particolarmente difficili e tecnici, richiedono comunque una preparazione fisica adeguata e un buon allenamento escursionistico in quanto il dislivello da coprire è quasi sempre superiore ai 1000m. Per intraprendere quindi queste escursioni è necessario aver già affrontato recentemente dislivelli simili.
Il Rocciamelone è una montagna che divide la Val di Susa dalla Val di Viù e sulla sua vetta convergono i territori comunali di Mompantero, Novalesa e Usseglio.
Arrivare sulla cima del Rocciamelone dalla Val di Susa, ovvero da Mompantero – Rifugio La Riposa, non è particolarmente difficile e non necessita di doti alpinistiche e, anche per questo, è una vetta molto ambita e frequentata da escursionisti piemontesi e non solo.
La salita dal Rifugio La Riposa richiede comunque una preparazione fisica adeguata e particolare attenzione perché, soprattutto nell’ultimo tratto, il sentiero è esposto, stretto e attrezzato con corde.
Per arrivare sulla cima bisogna effettuare un dislivello di circa 1400 m distribuiti in appena 4,8 km ma la fatica viene subito ripagata da una vista magnifica.
La statua della Madonna, con i suoi 3 metri di altezza, domina la cima del Rocciamelone e, tutto intorno a noi, le cime più famose come il Monviso, il Monte Bianco, il Gran Paradiso, il Monte Rosa e la collina torinese. E’ ben visibile l’intera Val di Susa fino al Monginevro, la Val Cenischia fino al Lago del Moncenisio e la Val di Viù con il Lago di Malciaussia e, appena sotto di noi, alle spalle della Madonnina, il ghiacciaio del Rocciamelone.
Punta Sommeiller (Pointe Sommeiller) è una cima sul confine tra l’Italia e la Francia e per raggiungerla ti consiglio di partire dal Rifugio Scarfiotti a Rochemolles, in Alta Val di Susa.
Camminando tra paesaggi lunari e viste magnifiche, si raggiungono oltre i 3000 metri di quota e tutto intorno a noi avremo un paesaggio da sogno.
Da quassù la vista è vastissima sulle montagne circostanti: il Monviso, il Massiccio degli Écrins e il Massiccio della Vanoise. Verso est la vista si apre invece sulla Val di Susa, che scende verso la Pianura Padana, sovrastata sulla sinistra dalla catena del Rocciamelone, e sulla destra dal gruppo dell’Orsiera e del Rocciavrè.
Per arrivare sulla cima bisogna effettuare un dislivello di circa 1130 m distribuiti in 7 km circa. Tempo stimato circa 4 ore solo andata.
Il Monte Chaberton è la fortezza militare più alta d’Europa e domina dall’alto dei suoi 3130 m il confine tra Italia e Francia, tra la Valle di Susa e la Valle di Briançon.
Il panorama da quassù è qualcosa di meraviglioso, la vista a 360° spazia sul Piemonte, la Valle d’Aosta e sul versante francese.
Una cima unica, non solo dal punto di vista paesaggistico, ma anche storico. La cima ospita infatti una fortificazione militare, una delle più imponenti opere difensive mai esistite nel Vallo Alpino e ben visibile fin da valle con le sue otto torrette che ospitavano altrettanti cannoni.
Si tratta del Forte dello Chaberton (anche detta Batteria dello Chaberton) che, a fine ‘800, trionfava maestosa sul valico del Monginevro e sulla conca di Cesana e Claviere, sovrastando di oltre mille metri le piazzeforti circostanti.
Il Monte Thabor è la cima più alta della Valle Stretta, una valle laterale della Val di Susa, un territorio unico tra montagne dolomitiche e paesaggi incontaminati.
La montagna si trova in territorio francese dal 1947 ed è situata tra il comune di Valmeinier a sud-ovest di Modane, nel dipartimento della Savoia ed il comune di Névache nel dipartimento delle Alte Alpi.
Lasciate la auto al parcheggio, prima di Grange della Valle Stretta, si inizia l’escursione attraversando la piccola borgata che ospita i famosi due rifugi: Terzo Alpini e Re Magi.
Camminando poi tra magnifici boschi e poi distese prative sovrastate dall’imponente catena dei Re Magi, si giunge a Maison de Chamois e poi al Col des Méandes in vista del magnifico Lac de Peyron.
Da qui si prosegue per un ultimo ripido tratto dove la vegetazione lascerà il posto a terra e pietre, in un paesaggio quasi desertico.
Lungo il sentiero si incontrano numerose stazioni di una via crucis, che si fanno più frequenti nell’ultima parte della salita.
Si giunge così così alla Cappella di Nostra Signora del Thabor e, una volta superata, con un ultimo sforzo si arriva sulla pianeggiante vetta del Monte Thabor a 3178 m.
Per arrivare sulla cima bisogna effettuare un dislivello di circa 1400 m distribuiti in 8 km circa.
Il Viso Mozzo, una cima da cui si ha una vista privilegiata su gran parte della catena del Monviso che sembra quasi di toccare con un dito.
Il Viso Mozzo è così chiamato in quanto, a vista, può sembrare il fratello minore del Monviso, un Monviso tagliato a metà, appunto “mozzo”.
Da quassù la vista spazia a 360 gradi sul Monviso, sulla pianura saluzzese, sui laghi Fiorenza, Chiaretto, Lausetto e Superiore e il Lago Grande di Viso.
Ad attenderci in cima una croce di vetta e la statua della Madonna.
Per arrivare sulla cima bisogna effettuare un dislivello di circa 970 m distribuiti in 7 km circa.
Il Colle Leynir si trova a 3084 m, dove il Piemonte incontra la Valle d’Aosta, ed è facilmente raggiungibile dal Pian del Nivolet, in Valle Orco, con un’escursione che regala paesaggi unici.
Al Colle Leynir convergono infatti i sentieri che salgono dalle due valli, la Valle di Rhêmes e la Valsavarenche, ed è uno splendido balcone panoramico sulle cime e sui ghiacciai della Val di Rhêmes, sul gruppo del Monte Bianco e sul Gran Paradiso.
Per arrivare sulla cima bisogna effettuare un dislivello di circa 550 m distribuiti in 5 km circa.
Il Colle Rosset è un valico sul confine tra due versanti: la Valle Orco da un lato e la Valle di Rhêmes in Valle d’Aosta dall’altro lato. Una balconata a 360 gradi che spazia dalle cime del Gran Paradiso al gruppo del Monte Bianco.
Per raggiungerlo si parte dal Colle del Nivolet un valico alpino situato a quota 2612m tra la Valle Orco, in Piemonte, e la Valsavarenche, in Valle d’Aosta e si trova nell’area protetta del Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Per arrivare sulla cima bisogna effettuare un dislivello di circa 490 m distribuiti in 7 km circa.
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Se ti stai preparando per la tua prima escursione in montagna ti lascio qualche consiglio per partire preparato.
Spero che anche tu possa trovare nella montagna una grande Maestra di vita!
A presto.
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