
Pranzo vista lago al Rifugio Guglielmo Jervis
Raggiungiamo il Rifugio Guglielmo Jervis in Valle Orco, a Pian del Nel, partendo da Chiapili di Sotto a Ceresole Reale.
Il Colle del Nivolet è un valico alpino situato a quota 2612 m tra la Valle Orco, in Piemonte, e la Valsavarenche, in Valle D’Aosta. Si trova all’interno dell’area protetta del Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Un vero e proprio paradiso in cui trovare laghi alpini incontaminati ed enormi distese di verdissime praterie. Il luogo ideale per chi vuole passare una giornata in totale relax, ma anche per chi vuole praticare escursionismo. La zona, infatti, offre tantissime possibilità di camminate più o meno impegnative come la salita al Colle della Terra, al Colle Rosset o al Colle Leynir.
Raggiungere il Colle del Nivolet in estate è molto semplice perchè la strada è sgombra dalla neve e quindi aperta al transito delle auto. Superato l’abitato di Ceresole Reale e il suo bellissimo lago, si prosegue infatti per una ventina di km sulla SSP 460, una strada tutta curve che regala dei panorami indimenticabili.
Da metà ottobre a metà giugno, invece, la strada è chiusa al transito veicolare e dobbiamo quindi lasciare l’auto alla sbarra che si trova dopo Chiapili di Sopra, la borgata più alta di Ceresole, e da qui proseguire a piedi. È chiusa al traffico anche nelle domeniche estive, dove si può arrivare con la propria auto fino alla località Serrù e poi proseguire col la navetta che parte dal parcheggio ai piedi della diga. Per informazioni più dettagliate vi consiglio di consultare il sito ufficiale del Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Durante il nostro percorso di salita da Ceresole Reale troviamo due laghi: il Lago Serrù (2275 m) e il Lago Agnel (2300 m), due laghetti di origine glaciale, poi ampliati dalla costruzione di due dighe. Sono i laghi più famosi e fotografati del Colle.
La strada prosegue poi oltre, arrivando al Piano del Nivolet e termiando sul versante valdostano, poco dopo il Rifugio Albergo Savoia. Ci troviamo qui di fronte ad un pianoro lungo 6 km e punteggiato da altri bellissimi laghi, stagni e torbiere.
Il paesaggio quassù è paradisiaco. Vastissime praterie si aprono davanti ai nostri occhi. Prati verdissimi e pieni di fiori che iniziano a sbocciare in primavera e, qua e là, laghetti naturali che lasciano ogni volta a bocca aperta.
E’ un luogo piuttosto frequentato in estate e nei weekend, ma nelle giornate più tranquille il silenzio assoluto è interrotto solamente dal fischio delle numerose marmotte.
La natura è incontaminata. È anche uno dei luoghi su strada asfaltata più bui d’Italia in quanto privo di illuminazione artificiale.
Ogni volta che vengo qui non posso fare a meno di raggiungere il Lago Rosset, a quota 2701 m, con il caratteristico isolotto a forma di cappello, chiamato appunto “cappello di prete”. Da qui è possibile praticare un’escursione e raggiungere il Colle Rosset.
Lo sapevi che Colle del Nivolet è una delle più ambite e difficili salite da compiere in bici? Tutti gli anni gli appassionati di ciclismo sfidano loro stessi e salgono al piano per compiere la salita italiana con più dislivello. Tuttavia il Giro d’Italia è venuto fin quassù solamente una volta: il 24 maggio 2019, con arrivo tappa al lago Serrù.
Ricordati che i cani al’interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso NON sono ammessi.
Ti è piaciuta questa passeggiata alla scoperta del Colle del Nivolet?
Mettile un “mi piace” e seguimi anche su Instagram e Facebook per restare sempre aggiornato e non perderti altri racconti!
Se ti stai preparando per la tua prima escursione in montagna ti lascio qualche consiglio per partire preparato.
Spero che anche tu possa trovare nella montagna una grande Maestra di vita!
A presto.
Raggiungiamo il Rifugio Guglielmo Jervis in Valle Orco, a Pian del Nel, partendo da Chiapili di Sotto a Ceresole Reale.
Il Santuario di San Besso, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso ha una particolarità: essere incastonato su di uno sperone roccioso.
Oggi andremo a Noasca, in Valle Orco, per vedere da dietro le quinte la sua altissima e spettacolare cascata.
Percorriamo l’antica strada di caccia del Re Vittorio Emanuele II dai Laghi Losere fino al Colle della Terra, con una deviazione verso il Lago Gias di Beu
Ciao, mi chiamo Monica, sono nata nel 1987 e vivo in provincia di Torino, in un paesino del Canavese. Ho la passione per le gite fuori porta – soprattutto nella mia Regione – per le escursioni in montagna, le passeggiate nei borghi alpini e i viaggi all’estero. Mi piace vedere posti nuovi, gente nuova, conoscere e vivere culture diverse dalla mia. Ma mi piace anche stare in solitudine nella natura, respirare aria fresca e ascoltare i suoni della montagna.
SARAI SEMPRE AGGIORNATO SULLE ULTIME NOVITA’
2 risposte
Che meraviglia queste immagini, invogliano proprio a partire. Sembra un vero paradiso e capisco perchè sia uno dei tuoi luoghi preferiti. Sembra di stare fuori dallo spazio e dal tempo, un vero sogno.
Già, per me il Colle del Nivolet è un vero e proprio paradiso. E poi si raggiunge facilmente…cosa chiedere di più?