
Il dietro le quinte della cascata di Noasca
Oggi andremo a Noasca, in Valle Orco, per vedere da dietro le quinte la sua altissima e spettacolare cascata.
La Croce del Faggio si trova a Locana, in Valle Orco, su uno spettacolare punto panoramico facilmente raggiungibile che sovrasta l’intera vallata sottostante.
Dove oggi si trova questa croce un tempo vi era un grandissimo faggio solitario che dominava e proteggeva tutta la Valle di Locana, un vero e proprio simbolo per la popolazione. Nel 1942 però, un temporale molto forte lo sradicò e lo buttò al suolo. Da qui l’idea di costruire al suo posto la Croce del Faggio, detta anche “La Crus ‘dl Fò”.
Arrivati alla frazione di Piandemma, nel comune di Locana, lasciamo l’auto dove termina la strada, in un piccolo spiazzo poco dopo la bellissima Chiesetta di Piandemma: la Cappella della Madonna della Neve.
Per comodità puoi impostare qui il navigatore.
Per raggiungere la Croce del Faggio dobbiamo imboccare la strada asfaltata che sale ripida proprio in prossimità del parcheggio. Seguiamo la strada fino ad incontrare un primo gruppo di baite, posizionate in un ampio pianoro erboso che attraversiamo mantenendo la destra e prendendo come riferimento un secondo gruppo di baite posizionate in un bellissimo punto panoramico.
Se guardiamo sopra di noi, piccola piccola, intravediamo già la nostra meta. Abbiamo ancora un po’ di percorso da fare ma vedere la croce ci rassicura sul fatto che siamo sulla giusta strada.
Proseguiamo mantenendo ora la sinistra e al prossimo gruppo di baite manteniamo la destra. La strada sale abbastanza ripida ma siamo quasi arrivati. Improvvisamente davanti a noi, leggermente più in basso rispetto alla strada, ecco stagliarsi alta la bianca Croce del Faggio. La raggiungiamo in un minuto.
Da qui ci sembra di dominare l’intera valle. Vediamo il lunghissimo Torrente Orco e le macchine che passano in strada piccole piccole. Da quassù si scorge anche l’impianto sciistico Alpe Cialma e la strada che quest’estate mi ha portata al Rifugio Santa Pulenta.
Ai piedi della Croce del Faggio, tutti gli anni, una domenica di agosto viene celebrata messa in ricordo ai caduti in montagna.
Nei pressi della croce è stata installata a ottobre 2021 la Big Bench n. 174, una delle famose panchine giganti ideate dal designer americano Chris Bangle.
Foto di “TurismoLocana”
Dalla Croce del Faggio possiamo proseguire la nostra escursione raggiungendo in pochi minuti Punta Croce, a 1440 m. Con una passeggiata più lunga invece si raggiunge Punta Uja a quota 1725 m.
Il ritorno avviene sulla stessa traccia dell’andata.
Se avete ancora tempo e voglia vi consiglio di fare un salto alla vicina frazione di Chironio, un piccolo borgo che vi farà tornare indietro nel tempo. Una volta qui cercate le indicazioni per la cascata, raggiungibile in pochi minuti, l’ammirerete da un bellissimo ponte romanico. Questo paesino, sotto Natale, si popola di piccoli e grandi presepi.
Se siete amanti delle cascate, proseguite lungo la provinciale fino ad incontrare il paese di Noasca, qui ad aspettarvi troverete la fantastica Cascata di Noasca, che potrete ammirare da “dietro le quinte” attraverso un giro ad anello che le passa dietro.
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Se ti stai preparando per la tua prima escursione in montagna ti lascio qualche consiglio per partire preparato.
Spero che anche tu possa trovare nella montagna una grande Maestra di vita!
A presto.
Oggi andremo a Noasca, in Valle Orco, per vedere da dietro le quinte la sua altissima e spettacolare cascata.
Raggiungiamo il Rifugio Guglielmo Jervis in Valle Orco, a Pian del Nel, partendo da Chiapili di Sotto a Ceresole Reale.
Percorriamo l’antica strada di caccia del Re Vittorio Emanuele II dai Laghi Losere fino al Colle della Terra, con una deviazione verso il Lago Gias di Beu
Il Colle del Nivolet è un valico alpino situato a quota 2612m. Si trova nell’area protetta del Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Ciao, mi chiamo Monica Maffei, sono nata nel 1987 e vivo in provincia di Torino, in un paesino del Canavese. Ho la passione per le gite fuori porta – soprattutto nella mia Regione – per le escursioni in montagna, le passeggiate nei borghi alpini e i viaggi all’estero. Mi piace vedere posti nuovi, gente nuova, conoscere e vivere culture diverse dalla mia. Ma mi piace anche stare in solitudine nella natura, respirare aria fresca e ascoltare i suoni della montagna.
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2 risposte
Che idea carina che hanno avuto. Uno splendido omaggio ad un simbolo della natura e dell’aria. E’ proprio vero, come giustamente affermi, che la montagna è maestra di vita. Insegna a rispettare l’ambiente e a fare tesoro delle esperienze.
Esatto, il segreto sta tutto nel saperla ascoltare! a presto…