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Vrù, Lities, Vonzo. I Borghi Alpini più belli della Val Grande di Lanzo

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I borghi Alpini sono vere e proprie perle del nostro paese, poco conosciuti e poco frequentati, rimangono incontaminati e passeggiarci è come fare un viaggio a passo lento nel tempo. Quante cose hanno da raccontarci! A me piace immaginarmeli pieni vita, quando il tempo scorreva lento, in mezzo alla natura, al verde e al lavoro nei campi. È qui che i nostri nonni hanno lasciato le tracce e le testimonianze più autentiche del loro passaggio. Memorie che si sono tramandate e sono rimaste intatte fino ai giorni nostri e che ora sta a noi mantenere in vita.

In questo articolo voglio parlarvi dei borghi Alpini più belli che ho avuto modo di visitare nelle Valli di Lanzo e lasciarvi qualche spunto per fare anche voi un viaggio nel tempo.

I borghi alpini della Val Grande di Lanzo sono accessibili anche ai cani.

Arrivando da Lanzo Torinese, si segue la strada che porta verso la Val Grande, la più settentrionale delle tre Valli di Lanzo. Il primo borgo che si incontra è quello di Vrù, un piccolo villaggio a quota 1030 m che si raggiunge dal comune di Cantoira. Dal borgo di Vrù, prima di ritornare sulla strada provinciale, possiamo fare una deviazione per il borgo di Lities, attraverso una strada un po’ tortuosa e tutta curve. Lo troviamo a quota 1143 m, un piccolo angolo incastonato nel verde. Tornati ora sulla strada principale che attraversa Cantoira proseguiamo fino al comune di Chialamberto dove deviamo sulla destra e raggiungiamo l’antico Borgo di Vonzo, a quota 1231 m.

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Il borgo di Vrù

Vrù è un piccolo paesino dove il tempo sembra essersi fermato. E’ famoso soprattutto per la creatività dei suoi abitanti che qui hanno saputo esprimerla in moltissimi modi.

Primo fra tutti è lo storico presepe meccanico, frutto dell’ingegno e della passione di Francesco Berta, detto “Cichin”. Qui ha saputo riprodurre fedelmente la vita di montagna di un tempo con baite realizzate in pietra e personaggi di legno, scolpiti e dipinti a mano e vestiti con abitini di stoffa. Una vera e propria opera d’arte tramandata fino ai giorni nostri anche grazie all’impegno di figli e nipoti che mantengono vivo il ricordo e la passione  di “Cichin”.

Anche lungo le vie del paese, sotto Natale, vengono allestiti tantissimi piccoli presepi, Natività e altre decorazioni fatte con materiali di montagna e di recupero. Anche loro assolutamente da non perdere.

Negli altri periodi dell’anno invece si trovano molte installazioni artigianali ed artistiche realizzate grazie all’associazione culturale Francesco Berta. Permettono, per un attimo, di tornare bambini, come la grande altalena con vista sul paese, oppure la libreria a cielo aperto. Un borgo, insomma, tutto da scoprire ed esplorare.

Fino alla seconda metà degli anni ‘70 l’economia del paese fu strettamente legata all’estrazione del talco che avveniva proprio qui, nella vicina Miniera della Brunetta. Nell’area della miniera infatti è stato oggi realizzato un ecomuseo che racconta la difficile vita dei minatori che lavoravano tutto l’anno, con qualsiasi condizione climatica. L’ecomuseo è raggiungile in circa 1,30h ed è visitabile su prenotazione. 

Da Vrù partono diverse altre passeggiate. La più facile è quella che conduce alla Frazione Rivirin dove si possono vedere le riproduzioni fedeli in miniatura della Torre di Pisa e della Mole Antonelliana

Sempre dal paese parte anche una facile escursione che porta alla frazione Blinant, a quota 1300m, da cui si ha un fantastico panorama sulla Val Grande. L’escursione avviene interamente su strada sterrata, perfetta da percorrere con le ciaspole nel periodo invernale. Dalla frazione Blinant si può proseguire per raggiungere la frazione di  San Giacomo di Moia e il Colle di San Giacomo, a quota 1450m, un belvedere unico tra la Val d’Ala e la Val Grande. 

Il borgo di Lities

Il borgo di Lities lo si può raggiungere comodamente in auto oppure, se si vuole fare una passeggiata, lo si può raggiungere partendo dalla frazione Ru nel comune di Cantoira impiegandoci all’incirca 1h.

In questo borgo, nel 2019, è stato inaugurato il progetto “#lities: il borgo racconta”. Si tratta dell’allestimento di un piccolo museo diffuso visitabile attraverso un percorso lungo le vie del paese e di una casa museo; la “Ca’ dou Rousèt” dove alcune stanze di una vecchia abitazione sono state adibite a museo con un’esposizione di oggetti di uso comune utilizzati dai nostri antenati. Vi consiglio di visitarlo perchè è veramente suggestivo e curato nei minimi dettagli.

La frazione di Lities e quella di Vrù hanno da sempre avuto un rapporto molto stretto. Si faceva festa insieme, si collaborava e ci si aiutava a vicenda. I giovani di Vrù si recavano spesso a Lities in  modo particolare per andare a corteggiare le ragazze del paese vicino. Furono infatti numerose le coppie che successivamente convogliarono a nozze. 

Da Lities partono diverse escursioni. La più famosa è sicuramente quella che porta all’Uja di Bellavarda, a quota 2345 m, una delle montagne più frequentate delle Valli di Lanzo per lo splendido panorama che si ha dalla cima che spazia dal gruppo del Gran Paradiso, al Monviso e alle Alpi Marittime. La si raggiunge con un dislivello di 1202 m. sviluppato lungo 3,9 km.

Il borgo di Vonzo

Vonzo è una frazione del comune di Chialamberto, un borgo dalle origini antichissime caratterizzato da stradine di pietra percorribili solamente a piedi e antiche case in pietra e legno.

Ci sono documenti che attestano che il borgo esistesse già nel 1359, con il nome di Forno di Chialamberto e contava circa 100 abitanti. L’attività principale con cui vivevano gli abitanti era quella mineraria. Oggi il borgo ha due chiesette settecentesche, una dedicata a S.Giovanni e una a S.Bernardo.

Vonzo è il punto di partenza di diverse escursioni. La più conosciuta è quella che porta al Santuario della Madonna del Ciavanis, risalente alla metà del 1700, è il santuario più in quota delle Valli di Lanzo e domina la Val Grande dai suoi 1880 m di altitudine. Si raggiunge partendo dalla piazza di Vonzo, con un’escursione di circa 1.30h su sentiero (1.40h se si percorre la strada) e un dislivello di 649m.

Lungo il sentiero che porta al Santuario, si può prendere la deviazione che porta invece al il Roc d’le masche, un grande masso erratico squadrato che la leggenda vuole portato qui proprio dalle “masche” che lo avrebbero trasportato sulle spalle tornando dal Ponte del Diavolo di Lanzo. È raggiungibile con una passeggiata di circa 45 minuti e un dislivello di 340m.

Sempre dalla piazza, seguendo la strada che porta al Santuario oppure seguendo un bel sentiero che parte poco prima della sbarra che blocca l’accesso alle auto, si può raggiungere, in circa 30 minuti, la frazione di Chiappili, a quota 1439m. Qui, appena si arriva si viene accolti dalla piccola Cappella di San Vito e dalle bellissime case in pietra che compongono la frazione, alcune abbandonate, altre ristrutturate e perfettamente inserite nel territorio. Una frazione che merita sicuramente una visita.

Sempre dalla piazza è possibile raggiungere I Castei d’le Rive, particolari massi con fenomeni di erosione che presentano un corpo di terra sormontato da un cappello roccioso.

Da Vonzo è possibile, attraverso una mulattiera nel bosco e poi su strada, raggiungere la vicina Chialamberto in circa 50 minuti di facile passeggiata in discesa.

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Ora non vi resta che prendervi una giornata libera e andare alla scoperta dei borghi alpini più belli e caratteristici della Val Grande di Lanzo. Sono sicura che vi innamorerete di questa verdissima valle.  

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A presto.

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7 risposte

  1. Questi borghi sono uno più bello dell’altro e che dire delle foto : ci fai davvero sognare con questi paesaggi . Un giorno spero di poterli vedere dal vivo.

  2. Splendidi questi borghi. Non conosco per niente questa zona e mi affascinano sempre i borghi caratteristici e con qualche storia particolare che si trovano in Italia!

  3. Non avevo mai sentito nominare questi borghi, ma da come li hai descritti sembrano graziosi e mi hai fatto venire voglia di andarci 🙂

    1. Te li consiglio perché sono veramente particolari! Se hai occasioni raggiungili sotto Natale perché sono ancora più belli e caratteristici!

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